Situata sul Lago Maggiore, Stresa è una delle cittadine più suggestive dei dintorni
Stresa
Il bello di una delle prime domeniche soleggiate della stagione è quello di poter decidere di organizzare una gita fuori porta. Allora unisco l’entusiasmo per l’imminente tintarella all’arrivo dei miei genitori per il weekend e parto. Lago di Como o Lago Maggiore? La scelta è ardua ma alla fine vince il secondo. Con un’ora di macchina arriviamo a Stresa, ticket giornaliero da 14 euro per il parcheggio, tappa caffè ed eccoci pronti per una lunga passeggiata.
La natura
Nota come una delle località turistiche più ambite già dall’800, la cittadina si trova in una posizione suggestiva, di fronte alle isole Borromee. Il Lungolago, con le sue palme e i suoi meravigliosi roseti, è l’ideale per camminare in totale relax. Mentre da un lato ci si gode il percorso naturalistico con il suo panorama, l’altro lato della strada è fiancheggiato da edifici storici e lussuosi hotel in stile liberty immersi nel verde.
Il pranzo
Tra la passeggiata, il caldo e i primi odori di cucinato, ci viene fame. Decidiamo di andare a comprare dei panini al metro in un negozietto nel centro cittadino che avevamo adocchiato già dalla mattina. Salumi, pomodorini secchi, paté di olive e veniamo conquistati. Ci facciamo impacchettare tutto e andiamo a cercare l’ombra sotto un albero. Non prima però di fare “Una vera terronata”, come direbbe la mia coinquilina, ovvero comprare una cassa d’acqua al supermercato per 0,20 centesimi a bottiglia (confrontati ai due euro per ciascuna proposti dal paninaro).
La storia
Soddisfatti dal pranzo ripartiamo per il tour. Leggendo qualche cenno alla storia della cittadina scopriamo che il primo riferimento a Stresa si trova in una pergamena del 998 sulla quale si menziona la località col nome di Strixia, piccola striscia di terra. Nel XV secolo il villaggio, abitato per lo più da pescatori, diventa prima feudo della famiglia Visconti e poi viene acquistato dai Borromeo.
Nel centro cittadino è visitabile la chiesa parrocchiale di Sant’Ambrogio. Alla sua destra invece si può ammirare la famosa Villa Ducale in stile neoclassico, risalente alla fine del ‘700. Ma è dall’800 che la cittadina inizia a diventare più famosa, viene scelta infatti come meta da numerosi intellettuali come Lord Byron, Charles Dickens e Stendhal.
Il rientro
Verso sera, ripuliti i polmoni, torniamo nel traffico cittadino milanese, pronti ad organizzare il prossimo viaggio.
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Testo e foto: Giulia Di Giovanni
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