Francoforte è una città che non dorme mai. Il calendario è sempre pieno di eventi e festival che rievocano la tradizione.
Prima di partire per Francoforte mi è capitato di incontrare dei ragazzi tedeschi che non riuscivano a capire perché avessi scelto proprio questa meta. «La Germania è tanto bella, Francoforte è la città delle banche» dicevano. È vero, prevalentemente le persone si trasferiscono qui per motivi lavorativi. La qualità della vita è alta, il centro abitato è organizzato bene, pulito e pieno di locali e opportunità. Gli italiani che vivono in città si lamentano principalmente di tre cose: dei ristoranti e pub che chiudono alle 22 durante la settimana e a mezzanotte nel weekend, dell’impossibilità di pagare con il bancomat dappertutto e del gelo invernale.
La città di Francoforte
In tedesco Frankfurt am Main è una città situata a sud-ovest della Germania, quinta per numero di abitanti dopo Berlino, Amburgo, Monaco e Colonia. Attraversata dal fiume Meno, è il centro finanziario della Germania e uno dei più importanti d’Europa. È soprannominata Bankfurt o Mainhattan, in riferimento al cuore finanziario di New York. Una città del tutto nuova, moderna. I bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale infatti rasero al suolo il 70% degli edifici della metropoli.
Cibo e festival
In questo periodo l’evento cittadino di maggior successo è il Mainfest, festival che si sviluppa lungo il fiume Meno e che garantisce divertimento a grandi e bambini. A partire dalla ruota panoramica che offre una vista fantastica sulla città, passando per le macchine a scontro, le giostre e locali con piatti tipici. Dai classici pretzel alle piastre piene di wurstel o salsicce di ogni genere, salse a volontà, cotolette, sidro, birra e strudel.
Per fortuna siamo capitate in un momento in cui la città è molto viva grazie al festival. Da vedere infatti oltre alla Main Tower, la casa di Goethe, il Romerberg, sede del municipio, la chiesa di San Paolo e vari musei, non c’è molto altro. È però un centro a dimensione d’uomo, dove si vive bene ed è tutto vicino.
Partite appena in tempo prima dell’evacuazione dell’aeroporto di Francoforte dovuta a una famiglia che ha evitato i controlli, siamo tornate ai 38° di Roma e Milano in attesa della prossima evasione.
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Testo e foto: Giulia Di Giovanni
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