Che bella scoperta il ristorante Risoelatte a Milano. Qui ci si tuffa davvero dentro gli anni ’60.
Proposte
A Milano, si sa, i ristoranti non mancano. C’è una cucina e una scelta talmente ampia e variegata che a volte decidere dove andare a mangiare è quasi faticoso. Locali di ogni sorta, uno accanto all’altro: indiano, giapponese, italiano, pizzeria, cinese, senza glutine, hamburgeria, pokeria, africano, kebab. A questi, spesso si aggiungono i ristoranti regionali: il romano, l’abruzzese, il siciliano e così via. Non mancano poi le sottocategorie specializzate, ad esempio la ravioleria.
Insomma, a Milano si trova di tutto e per tutti i gusti. Sarà un merito di questa città cosmopolita? Non saprei, dato che spesso l’offerta supera la domanda, ma i fatti sono questi.
Risoelatte
È ovvio quindi che in un posto in cui c’è già tutto, per spiccare bisogna necessariamente inventarsi qualcosa di davvero innovativo. Questo è ciò che è riuscito a fare Risoelatte, ristorante anni ‘60 con due sedi in città: una tra il Duomo e il Castello, in via Camperio n° 6 e l’altra in zona Ticinese, precisamente in via Gian Galeazzo n° 8.
Risoelatte Duomo
È un’amica a consigliarci questo delizioso locale. Ci sarò passata davanti mille volte senza mai notarlo ma oggi finalmente siamo qui. Ci è stato riservato un tavolo per quattro al secondo piano. Entrando c’è già quell’atmosfera casalinga e accogliente, tipica della casa della nonna. Le tinte alle pareti color verde acqua, i bicchieri spaiati, i tovaglioli a quadretti, le vecchie pubblicità incorniciate, la cucina economica, i panni stesi, il cestino per tirare su la spesa o per dare la merenda ai bimbi che giocano in cortile. E ancora: le luci calde, le tapparelle, le rosette (o michette, come le chiamano da queste parti), i giradischi, le antiche credenze, i superalcolici esposti come coppe e i tipici tavoli con sedie in fòrmica, molto in voga tra gli anni ‘50 e ‘70.
Menù
Che scenario pazzesco. Saliamo le strette scale di legno e ci accomodiamo al nostro tavolo. Il menù è appetitoso anche se non ampissimo. I primi vedono come protagonisti i risotti, mentre i secondi sono orientanti sulla tipica cucina milanese, quindi cotoletta e ossobuco tra i protagonisti.
Mangiamo davvero bene. I prezzi sono leggermente più alti che in tanti altri locali. Un risotto si aggira tra i 16 e i 17 euro al piatto, un secondo tra i 24 e i 30 euro con contorno a parte al costo di 6 euro. I dolci infine vengono 8/9 euro l’uno. Diciamo che in pausa pranzo non potremmo permetterci di venire tutti i giorni qui ma vale assolutamente la pena provare questo ristorantino ricercato, anche solo per sentirsi immersi in quest’atmosfera anni ‘60 che riporta letteralmente e piacevolmente indietro nel tempo.
____________________________
Testo e foto: Giulia Di Giovanni
Se l’articolo ti è piaciuto, ricordati di mettere un LIKE qui sotto o lascia un commento: per me rappresenta un feedback di apprezzamento molto importante! Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime news pubblicate? Seguimi sulla pagina Facebook @blogmessaafuoco o sulla pagina Twitter @InfoMessaafuoco o su Instagram @blog.messaafuoco
Grazie!
____________________________