Finalmente l’ho provata anche io Marlà, questa chiacchierata pasticceria milanese, buona e super trendy.
Weekend
È sabato, dopo una pedalata lungo il Naviglio e una doccia rigenerante, ho appuntamento con Francesca, la mia ex coinquilina. Vogliamo fare una merenda in un posto meritevole, non ci vediamo da tre mesi, nonostante abitiamo a poche centinaia di metri di distanza, e bisogna proprio trovare un luogo adatto, non uno qualunque. Francesca mi propone un suo posto del cuore, dove si reca spesso, qui ha ordinato la sua torta di compleanno a marzo e, sempre qui, porta le sue amiche quando vengono a trovarla dal Veneto. Io non ci sono mai stata ma ne ho sempre sentito parlare, si chiama Marlà.
Posizione
Le mando un WhatsApp chiedendole l’indirizzo e mi dice di guardare su internet. Corso Lodi 15, a due passi dalla metro Porta Romana. Inforco di nuovo la bicicletta e erroneamente percorro via Beatrice d’Este, piena di pavè. Eccomi arrivata in dieci minuti in questa nota pasticceria. Scopro che il nome del posto nasce dal sogno dei due fondatori, Marco e Lavinia, da qui Mar-La. Di solito sono scettica riguardo i posti famosi, quelli di cui parlano tutti e tutti ci vanno solo perché lo impone la moda del momento. Stavolta però devo ricredermi.
Da Marlà
Francesca mi scrive di iniziare a fare la fila se arrivo prima di lei, perché, mi spiega, da Marlà c’è sempre fila. Mentre lego la bici ad un palo dall’altro lato della strada mi chiama intimandomi di sbrigarmi perché alla fine è arrivata prima di me e ha trovato per “miracolo” un tavolino libero che non può occupare per troppo tempo. Attraverso di corsa la strada, non sia mai che dovessimo mangiare e bere in piedi in mezzo alla trafficata Corso Lodi.
Su indicazioni della mia ex coinquilina, entro a scegliere cosa prendere, poi esco, glielo riferisco e lei entra ad ordinare. Riappare 3-4 minuti più tardi con un vassoietto contente una tortina yogurt e mirtillo con un caffè per me e una spremuta d’arancia accompagnata da un saccottino per lei. L’aspetto è eccezionale. L’obiettivo visivo è ampiamente superato. E il gusto? Le mie papille gustative sono in festa. Sono proprio contenta di essermi concessa un’ora di pedalata prima di raggiungere Marlà, mi sento meno in colpa per questa goduriosa merenda.
Dicono di Marlà
Inaugurata nell’ottobre 2018, questa pasticceria non ha neanche tre anni, ed è già famosissima a Milano e non solo. Un anno più tardi, nel 2019, i fondatori Marco e Lavinia, vincolo il premio speciale Gambero Rosso come pasticceri emergenti. Ci credo! Scopro che Marlà offre una produzione completamente artigianale, grazie al suo moderno laboratorio che sforna ogni giorno torte, brioches, monoporzioni e mignon di elevata qualità.
Rapporto qualità-prezzo
Il nostro conto? Tredici euro in tutto. Onesto per le materie prime, per la presentazione e la bontà dei prodotti. Se pensiamo che siamo disposti a spendere molto di più in posti di qualità nettamente inferiore, il prezzo davvero merita una lode. E, dimenticavo! Qui, per la prima volta a Milano, ho ritrovato i miei amati maritozzi con la panna, tipici del centro Italia. Nel Lazio e in Abruzzo si trovano ovunque, anche farciti con la crema sono ottimi. Mi sono sentita un po’ a casa da Marlà. Qui la forma del maritozzo è più tondeggiante, da noi a Roma invece li fanno più allungati, la prossima volta li proverò!
____________________________
Testo e foto: Giulia Di Giovanni
Se l’articolo ti è piaciuto, ricordati di mettere un LIKE qui sotto o lascia un commento: per me rappresenta un feedback di apprezzamento molto importante! Vuoi essere sempre aggiornato sulle ultime news pubblicate? Seguimi sulla pagina Facebook @blogmessaafuoco o sulla pagina Twitter @InfoMessaafuoco o su Instagram @blog.messaafuoco
Grazie!
____________________________