La basilica di Sant’Eustorgio a Milano è piena di storia e ricca di leggende interessanti da conoscere. Leggete qui per saperne qualcosa in più.
Alla scoperta di Milano
Una delle prime chiese che ho avuto la fortuna di visitare qui a Milano è stata proprio Sant’Eustorgio. Quando abitavo a piazza XXIV maggio, per raggiungere il Duomo a piedi, percorrevo Corso Italia. Ancora non conoscevo la città, ero arrivata da pochi giorni e, nei ritagli di tempo in cui c’era il sole e non avevo lezione al master, mi avventuravo alla scoperta di Milano. Una mattina a colazione una delle mie coinquiline mi dice che per arrivare al Duomo c’è una via più breve e carina, Corso di Porta Ticinese. “Andiamo in balcone – mi esorta Francesca – Lo vedi il McDonald’s? Ecco, prendi quella strada che poi diventerà via Torino, dove ci sono tutti i negozi più belli, e sei arrivata!”. In effetti, da quel giorno, questo percorso è diventato uno dei miei preferiti ed è così che, oltre alla meravigliosa basilica di San Lorenzo Maggiore, in Colonne, ho conosciuto quella di Sant’Eustorgio (trium magorum).
Sant’Eustorgio
Venendo dalla Darsena, imboccata Corso di Porta ticinese, superato il McDonald’s, il primo slargo sulla destra è proprio piazza Sant’Eustorgio. Qui, sorge l’omonima basilica le cui origini sembrano davvero antichissime. L’inizio della sua costruzione è riconducibile al 334. Secondo la tradizione, Eustorgio, vescovo di Milano verso la metà del IV secolo, ricevette in dono dall’Imperatore Costante I un sarcofago contenente le reliquie dei tre Magi. Queste, erano trasportate da un carro trainato da buoi i quali, esausti per il lungo viaggio da Costantinopoli, stramazzarono a terra alle porte di Milano. Proprio qui, si narra, il vescovo Eustorgio decise di fondare e far costruire la basilica dove verranno poi accolte e conservate le reliquie dei Magi fino al 1162. A quell’anno infatti risale il saccheggio della città da parte di Federico Barbarossa che fece trasferire le reliquie nel Duomo di Colonia. Solo nel 1903 alcuni resti dei corpi vennero finalmente restituiti alla basilica di Sant’Eustorgio.
I tesori di Sant’Eustorgio
I Magi sono ricordati anche dalla stella a otto punte posta sul campanile di Sant’Eustorgio, simbolo della stella che guidò i Magi a Betlemme. Oltre però alle varie leggende riguardanti i tre Magi, oltre ai sepolcri gotici e agli affreschi, la basilica conserva tra le più belle opere di scultura trecentesca. Fra queste, l’Arca di San Pietro Martire del 1339, scolpita da Giovanni di Balduccio e decorata da Vincenzo Foppa, noto maestro del rinascimento lombardo prima dell’arrivo del grande Leonardo.
Questo e molto di più vi aspetta alla basilica di Sant’Eustorgio, una delle più importanti di Milano. Venite a scoprirla!
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Testo e foto: Giulia Di Giovanni
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