Se ancora non avete avuto occasione di vedere al cinema l’ultimo capolavoro di Greta Gerwig correte a prendere i biglietti per Piccole Donne.
Piccole Donne
Piccole Donne è uno dei primi libri più seri che ho letto alle elementari. Ricordo questa versione per ragazze, con la copertina rosa e i pois bianchi. Sotto al titolo un’immagine disegnata a colori che raffigurava quattro bellissime sorelle che vestivano gli abiti di dame dell’800. I caratteri grandi e i tanti disegni hanno fatto sì che rileggessi quel testo più e più volte. Forse, nell’ingenuità di una bambina, sperando che ricominciando daccapo il finale potesse cambiare. Ed è proprio dalla fine del racconto che comincia il film di Greta Gerwig.
Cinema Orfeo
Riusciamo finalmente ad andare al cinema, è sabato sera e scegliamo lo spettacolo delle 22.30 all’Orfeo di Milano, in zona Solari. Il film è già in programmazione da qualche settimana e pensiamo di essere da sole in sala, visto anche l’orario. In realtà ci sono decine di persone, davanti a noi persino due bambine. Il film finalmente comincia e, inaspettatamente, quasi dalla fine del racconto. Beth è molto malata, Jo è una scrittrice che prova a racimolare qualche soldo a New York, Amy è un’aspirante pittrice in viaggio per l’Europa con la ricca zia e Meg è sposata con un insegnante e ha due bimbi. Tutto il resto, la gioia delle sorelle, i balli, la preoccupazione per il padre al fronte, la colazione di Natale e i loro amori, verrà dopo. È così che la regista americana ha deciso di portare avanti la narrazione, con una serie di flashback in cui vedremo ciò che erano le Piccole Donne quando vivevano ancora tutte sotto lo stesso tetto.
Il romanzo
Tratto dall’omonimo romanzo di Louisa May Alcott datato 1868, Piccole Donne fa sognare, amare e preoccupare allo stesso tempo. Fa sognare una famiglia numerosa, composta da quattro sorelle che si adorano e che, nonostante le numerose litigate, sono disposte a fare di tutto l’una per l’altra. Fa amare le protagoniste e la loro tenacia, coinvolgendo lo spettatore nelle rispettive passioni e relazioni. Infine, fa preoccupare di fronte a un padre lontano, alla povertà e alla malattia. È Beth, la piccola di casa, quella più timida, dalle guance perennemente rosse, ma anche la più altruista, che si ammala di scarlattina facendo visita ad una famiglia molto bisognosa.
Greta Gerwig
Nel romanzo, Louisa May Alcott racconta la sua storia e la sua vita con la madre e le sorelle, attraverso il personaggio di Jo, realizzando qualcosa di inimitabile e straordinario. Dopo numerose riproduzioni sia cinematografiche che teatrali di Piccole Donne, anche Greta Gerwig ha voluto omaggiare una delle sue scrittrici preferite. Un omaggio così autentico che la regista ha ottenuto che il set della casa delle sorelle March fosse esattamente nel luogo dove Louisa ha vissuto e dove ha scritto il romanzo: nel comune di Concord, nel Massachusett.
Il cast di Piccole Donne
Dopo il grande successo di Lady Bird, Greta Gerwig torna a farci emozionare con un capolavoro cinematografico che vanta un cast d’eccezione: da Maryl Streep, nel ruolo dell’anziana zia, a Emma Watson, la maggiore delle sorelle March, da una spettacolare Saoirse Ronan che veste i panni di Jo, a Florence Pugh, Eliza Scanlen, Laura Dern e Timothée Chalamet, nel ruolo di Laurie, il ricco dirimpettaio e poi marito di Amy.
Un film che ha ottenuto 6 candidature a Premi Oscar, 2 a Golden Globes, 5 candidature e vinto un premio ai BAFTA, 9 candidature e vinto un premio ai Critics Choice Award. Serve altro per convincervi che si tratti di un capolavoro?
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Testo e foto: Giulia Di Giovanni
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Stupendooo!!! Ho adorato tanto il libro quanto il film di Greta Gerwig!!!!!!! 🙂
Ciao Giovanna, grazie per il tuo commento 🙂 si, davvero stupendi entrambi. Concordo!