È finalmente uscita al cinema la nuova commedia tragico-sentimentale di Gabriele Muccino «Gli anni più belli».
Cinema
È venerdì. Non un comune venerdì ma quello di San Valentino. Decidiamo di andare a vedere un film divertente, abbiamo voglia di trascorrere una serata all’insegna di risate e spensieratezza. Arriviamo all’UCI Cinemas e ci si presentano varie scelte. La più adatta al nostro mood ci sembra “Odio l’estate”, il nuovo film di Aldo, Giovanni e Giacomo. Arriviamo alla cassa, convinti della nostra decisione, quando ci viene comunicato che sono disponibili sono due posti in prima fila laterale. Ovviamente decliniamo l’offerta ripiegando su un’altra proposta: “Gli anni più belli”.
Gli anni più belli
Ci accomodiamo in sala e finalmente, dopo 25 minuti di pubblicità, comincia il film. “Gli anni più belli” segna il tanto atteso ritorno di Gabriele Muccino alla regia. È un ritorno che solo lui è capace di fare, pieno di sentimento, di amore, ricordi, passioni e vulnerabilità dell’individuo medio-borghese. Alla faccia della serata all’insegna della spensieratezza, ho pianto circa dal 3° al 129° minuto. Sarà l’ambientazione in una bellissima Roma tra gli anni ’80 e i giorni nostri che mi ha preso particolarmente. Saranno stati una fenomenale Micaela Ramazzotti e un pazzesco Kim Rossi Stuart ad emozionarmi. O forse il carattere e l’accento spiccatamente romano di Pierfrancesco Favino e Claudio Santamaria.
L’esordio di Emma
Accanto a questi attori super affermati e amati, appare un’improvvisata Emma Marrone. Nota per la sua partecipazione al talent “Amici” di Maria de Filippi e cresciuta poi come cantante, Emma può piacere o meno ma nella sua parte di moglie scontrosa e mamma apprensiva se l’è cavata abbastanza bene. Consideriamo anche che si tratta del suo primo ruolo importante sul grande schermo.
Regia e trama
Nel suo nuovo film Muccino inserisce conflitti personali sullo sfondo di fatti storici, ed è un maestro in questo. Racconta l’Italia che cambia, dalla fine degli anni di piombo alla caduta del Muro di Berlino, dalla stagione di Mani pulite, passando attraverso la tragedia dell’11 settembre e arrivando all’ascesa del Movimento 5 stelle. In questo scenario vengono catapultati quattro amici d’infanzia, Paolo, Giulio, Riccardo e Gemma. Tra varie vicissitudini, adolescenza, distanze, matrimoni sbagliati, figli, liti e precarietà, la comitiva è destinata ad affrontare varie tribolazioni ma anche a ritrovarsi sempre, nel bene e nel male.
A fare da colonna sonora un immenso ed emozionante Claudio Baglioni con “E tu come stai?”, “Mille giorni di te e di me” e l’inedito che accompagna i titoli di coda. Le lacrime sono giustificate.
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Testo e foto: Giulia Di Giovanni
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