Il Casatiello è un must a Napoli nel periodo di Pasqua. Ecco come prepararlo in pochi passi.
Origini
A Napoli e non solo. Il Casatiello ormai è amato in tutta Italia. Che sia Natale o Ferragosto non importa, è sempre buono e adatto a ogni occasione. Nato probabilmente già nella Napoli greca, il Casatiello altro non è che la regina delle ciambelle rustiche. Una delle prime testimonianze dell’esistenza di questa torta salata si fa risalire alle feste primaverili che i romani dedicavano a Cerere e Demetra. Più tardi appare invece nell’opera “La gatta Cenerentola” di Gian Battista Basile del 1634.
Casatiello
La parola Casatiello deriva dal termine “caso” che in Campania significa formaggio…Ed ecco che il primo fondamentale ingrediente è svelato!
Pasqua è appena passata e le donne del Sud Italia in particolare hanno letteralmente trasformato le proprie cucine in campi di battaglia. Tra pastiere, casatielli, torte al formaggio, agnello e fave col pecorino, le tavole nel periodo pasquale sono sempre imbandite. Le nonne tirano fuori il mattarello, cacciano i mariti nei salotti o a fare la spesa e si appropriano dei fornelli. Ma tra le tante pietanze che caratterizzano i festeggiamenti per la resurrezione di Cristo, il Casatiello è certamente una delle più amate. Perlomeno a casa mia. Le massaie d’una volta farcivano questa grande e alta ciambella salata con tutti gli avanzi o gli scarti commestibili che avevano in casa. Oggi i suoi ingredienti principali sono: farina, salame, strutto, olio, pecorino, acqua, pepe, lievito, sale e uova per decorare.
Film e cucina
Non c’è niente da fare la cucina del Sud è tutta un’altra storia rispetto a quella seppur buona del Nord. Le porzioni sono abbondanti e il calore e l’amore che ci si mette nel prepararle si assaporano ad ogni boccone. Esempi a non finire, dal più famoso dell’ultimo decennio “Benvenuti al Sud” al classico “Il mio grosso, grasso matrimonio greco” del 2002. Tutti esempi in cui nei Paesi più caldi si mangia e spende bene stando in ottima compagnia.
Ingredienti
Ma veniamo alla mia rivisitazione del Casatiello. È domenica, sto promettendo in casa di cucinare questa tipicità napoletana da mesi. E promesse da marinaio non ne faccio. Tempo ovviamente non ce n’è. Strutto neppure. La lievitazione la ottimizziamo usando un pratico lievito istantaneo per pane e pizza. Sul tavolo dispongo gli ingredienti:
- 650 grammi di farina
- 375 grammi di acqua
- Una bustina di lievito istantaneo
- 150 grammi di salame napoletano
- 150 grammi di pecorino
- 25 grammi d’olio
- 25 grammi di burro (sostitutivo dello strutto)
- Pepe nero q.b.
- Sale q.b.
Come mio solito butto tutti gli ingredienti nella planetaria lasciando salame e pecorino per ultimi. Prendo il mio stampo a forma di ciambella e rovescio l’impasto al suo interno. Pongo poi quattro uova intere e ben lavate sulla superficie. In forno per un’ora e 15 minuti a 170 gradi e il gioco è fatto. Ecco pronta un’alternativa facile e veloce al solito Re Casatiello.
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Testo e foto: Giulia Di Giovanni
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Grazie!
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Grazie per questa ricetta semplificata, l’ho fatta provare a mio marito ed è rimasto entusiasta!!!!
Ciao Giulia, grazie a te e tuo marito! Continuate a seguirmi per scoprire tanti altri esperimenti culinari e non solo 🙂