A via Lincoln a Milano, a pochi passi da Corso ventidue marzo, c’è il quartiere Arcobaleno, rinomato per le sue casette colorate.
Verso via Lincoln
Me ne parlavano da tempo di queste fantomatiche casette colorate in un quartiere di Milano, non troppo lontano dal centro città. Ebbene, oggi pomeriggio, dopo le solite e a tratti monotone 8 ore di smart working, finalmente esco a prendere una boccata d’aria. È martedì, sono le cinque di un pomeriggio soleggiato di primavera. Indosso un bel paio di scarpe da ginnastica e mi dirigo verso piazza Cinque Giornate. Per evitare lo smog di via Col di Lana (ebbene sì, nonostante la zona rossa ci sono macchine a iosa), imbocco via Giovanni Sebastiano Bach e passeggio per il parco Ravizza che costeggia l’Università Bocconi. Proseguo per via Giulio Romano, via Piacenza e arrivo a piazza Bruno Buozzi. Attraverso Corso Lodi ed eccomi raggiungere via Lazzaro Papi e il meraviglioso quartiere di Porta Romana. Proseguo ancora fino ad oltrepassare Corso ventidue marzo e prendo via Pietro Calvi. Proprio qui, appena dietro piazza Cinque Giornate, superate via Marcona e via Archimede, finalmente raggiungo via Lincoln. Che spettacolo. È una stradina di poche centinaia di metri, che collega via Calvi a via Cellini, ed è meravigliosa.
Casette colorate
Vi sentite a Milano osservando queste foto di casette colorate, stile Notting Hill? Io no. E pensare che mi trovo appena a pochi isolati dal caos di via Premuda, dal cigolio del tram numero 9, dal traffico intenso di Corso ventidue marzo, dai palazzoni tipici della città meneghina, dallo shopping e i dagli ipermercati. Sono qui, immersa in un’altra dimensione, e mi sembra di essere in vacanza, mentre visito uno di quei borghi caratteristici che tanto amo. Incredibile.
Quartiere Arcobaleno
Completamente sconosciuto ai più dei turisti e molto spesso anche ai milanesi stessi, questo piccolo quartiere chiamato Arcobaleno, nasce a fine ‘800. L’idea è di una cooperativa edilizia che lavorava in quel luogo e necessitava di casolari dove vivere a prezzi modici. Gli operai iniziavano così a costruire e dipingere le loro piccole abitazioni, circondate da giardini, con colori vivaci.
Oggi, abitare queste casette non penso proprio sia economico come 230 anni fa, anzi. La storia però che racconta questa piccola via è fantastica e, per chi ne ha abbastanza del solito corri corri cittadino, è davvero l’ideale. Soprattutto in questo periodo in cui non ci è possibile partire per raggiungere luoghi nuovi da scoprire, visitare un quartiere caratteristico della città in cui si abita può essere proprio una buona idea.
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Testo e foto: Giulia Di Giovanni
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