Se siete in Toscana non potete certo perdervi una gita a Siena e al suo centro storico dal fascino medievale.
San Galgano
Ci siamo lasciati qualche giorno fa all’Abbazia di San Galgano e all’Eremo di Montesiepi, dove è infissa la leggendaria Spada nella roccia. Se ve lo siete perso, potete leggere il mio articolo qui. Incantevole questo posto, vero? Una volta visitato l’Eremo, vista la Spada e acquistati dei prodotti nel negozietto annesso alla cappella, eccoci nuovamente in macchina. Prossima tappa: Siena.
Verso Siena
Da San Galgano a Siena impieghiamo poco più di mezz’ora. Arriviamo a Porta San Marco e parcheggiamo sulla Strada comunale Giuggiolo. È domenica e il parcheggio sembra essere gratuito, o meglio, non ci sono indicazioni precise in merito ma le macchinette per fare i biglietti sono tutte spente lungo la via. Attraversiamo quindi la Porta e imbocchiamo via San Marco fino ad arrivare alla famosa piazza del Campo e alla Torre del Mangia. Nota per la sua particolare forma a conchiglia, questa è la piazza dove si tiene il Palio: appuntamento imperdibile per i senesi. Il Palio di Siena, infatti, è una corsa di cavalli che si ripete ogni anno d’estate, forse fin dal Seicento.
Romolo e Remo
Camminando per la città vedrete moltissime sculture raffiguranti Romolo e Remo allattati dalla Lupa. E anche qui, in piazza del Campo, ne troverete. Ma come mai? Mica siamo a Roma! Ecco la motivazione: Siena, secondo la leggenda, viene fondata da Senio, uno dei figli di Remo, e proprio piazza del Campo diventa presto il Foro dei romani. Siena, inoltre, sarà una colonia militare romana sotto l’impero di Augusto. Ecco spiegata la moltitudine di riferimenti agli epici gemelli.
Duomo di Siena
Incantati da questa immensa piazza, ci dirigiamo adesso verso il Duomo, a poche centinaia di metri da qui: una cattedrale romanico-gotica dalla bellezza invidiabile.
Finita anche questa visita è ora di trovare un posto dove mangiare. Dopo aver girato tutti i vicoli del centro storico, decidiamo di fermarci presso l’Antico Tagliere, in via Giovanni Dupré, al civico 24. Ordiniamo subito un bel tagliere ricco di salumi, bruschette e formaggi. Poi io prendo un’imperdibile ribollita e Andrea un bel piatto di fettuccine al cinghiale.
Santa Caterina
Carichi e rifocillati, proseguiamo il nostro tour tra le stradine di Siena, fino ad arrivare al Santuario di Santa Caterina. Questa struttura, tipicamente medievale, incorpora l’antica dimora dei Benincasa, alloggio natale di Santa Caterina.
Si sono già fatte le quattro del pomeriggio. Avete ancora uno spazietto nello stomaco per un rinomato ricciarello? Recatevi allora nella famosa pasticceria della famiglia di Gianna Nannini, non resterete delusi! Ora però iniziamo a tornare verso la macchina perché la strada verso Milano è ancora lunghetta. Vogliamo anche fermarci a Fidenza a comprare il paté di parmigiano di cui siamo ghiotti! Pronti, via. Alla prossima gita…
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Testo e foto: Giulia Di Giovanni
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