Avreste mai pensato di vedere degli igloo a Milano? Nel quartiere Maggiolina è possibile. Leggete l’articolo!
Case igloo
Per la serie “case curiose e dove trovarle” ecco la volta degli igloo del quartiere Maggiolina a Milano. È tanto tempo che ne sento parlare e finalmente mi decido ad andarle a vedere. Mi trovo nella parte Nord-Est della città, proprio a due passi dal confinante Villaggio dei Giornalisti. Parto dal mio amatissimo Castello Sforzesco, addentrandomi poi tra gli incantevoli vicoletti di Brera, passando accanto alla Pinacoteca per poi arrivare in via San Marco. Da qui proseguo sempre dritto con la mia bicicletta, attraverso Bastioni di Porta Nuova e imbocco via Melchiorre Gioia fino ad incrociare Viale Lunigiana. A questo punto giro a sinistra e percorro il viale per pochi metri finché arrivo in piazza Carbonari ed esco alla seconda uscita dalla rotonda. Finalmente eccomi in via Evaristo Stefini, la mia destinazione è poco più avanti, al civico 9.
La storia
Che meraviglia. Davanti a me ho la prima di una serie di case igloo. Tra palazzine in stile liberty e ampi spazi di verde, nel 1946, vengono costruite queste curiose case a pianta circolare, su progetto dell’ingegnere Mario Cavallè. Chiamate anche case zucca, queste abitazioni sono di circa 50mq e si sviluppano su due livelli, composti da un piano terra e un seminterrato. Il progetto originale era ben preciso: costruire 12 unità abitative provvisorie che avrebbero fornito una veloce risposta alle famiglie sfollate dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Oggi
Dopo aver evitato la demolizione, oggi molti degli igloo sono stati modificati, con aggiunte di bagni o ampliamenti di spazi. Queste caratteristiche abitazioni però rimangono un simbolo del quartiere Maggiolina e spesso sono oggetto di visite da parte di turisti e curiosi. Per ammirarle tutte, dal civico 9 di via Stefini, potete svoltare a sinistra e imboccare subito via Lepanto sulla destra e percorrerla fino in fondo. Qui troverete alcune delle altre case zucca, visionabili sono dell’esterno, con i loro curati giardini.
Vi ho incuriosito? Fidatevi, ne vale la pena!
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Testo e foto: Giulia Di Giovanni
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